Palazzo Madama
Il luogo in cui oggi ho la fortuna di lavorare è uno dei palazzi più belli del mondo.
Vi segnalo allora che il prossimo sabato 4 luglio, dalle ore 10 alle ore 18, Palazzo Madama è aperto al pubblico. Credo sia una bella occasione per visitarne le stanze e conoscere la sua lunga ed affascinante storia. Qualche accenno lo trovate già di seguito.
La “Madama” che dà il nome al palazzo è Margherita d’Austria, detta appunto La Madama. Figlia naturale di Carlo V e duchessa di Parma e Piacenza, alla morte del marito, Alessandro de’ Medici, ereditò il palazzo eleggendolo a sua residenza.
L’edificio divenne “palazzo pubblico dello Stato Pontificio” nel 1755 quando fu acquistato da Papa Benedetto.
Successivamente vi furono installati anche gli uffici del tribunale e la sede della polizia. Da questa ultima destinazione trae anche origine il termine dialettale “La madama”, talvolta usato a Roma ancora oggi per definire le forze dell’ordine.
Palazzo Madama ospitò l’ufficio centrale della Repubblica franco-romana nel 1798-99.
Pio IX lo destinò a sede del ministero delle finanze e del debito pubblico e sembra che sulla loggia esterna del palazzo a piazza Madama venissero estratti – a partire dal 1850 – i numeri del lotto (l’estrazione fino ad allora era avvenuta a palazzo Montecitorio). Dal 1851 l’edificio ospitò anche gli uffici delle poste pontificie.
Nel febbraio del 1871 palazzo Madama venne scelto come sede del Senato del Regno. Questo evento rese necessari ampi lavori di adattamento: nello spazio del cortile delle poste pontificie, su progetto dell’ingegner Luigi Gabet, fu realizzata l’Aula dove il Senato del Regno si riunì per la prima volta il 28 novembre 1871.
A palazzo Madama hanno sede l’Aula, alcuni Gruppi parlamentari, gli uffici della Presidenza e del Segretariato generale, nonché alcuni servizi ed uffici più direttamente connessi con l’attività parlamentare.
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