Giorno 3 – Turchia, Rojawa: attacco illegittimo e inaccettabile. Asija Abdulla ci racconta l’orrore e la paura di queste ore.
Giorno 3 – Avanti insieme liberi dalla paura – viaggio nella (mia) campagna elettorale.
Dopo l’allegria e le risate dei giorni scorsi oggi è stato per me un giorno difficile. Difficile perché mi sono trovato di fronte ad immagini, voci, storie che faccio fatica a digerire. Sto parlando di quello che sta succedendo nel Rojawa, una regione nel Nord della Siria dove vivono popolazioni curde in questo momento sotto l’attacco di truppe dell’esercito turco. I curdi noi li abbiamo conosciuti perché hanno combattuto valorosamente l’ISIS e sconfiggendo questi terroristi con i loro valorosi Peshmerga hanno contribuito alla nostra sicurezza in Europa. Io mi sento amico della Turchia, del popolo turco che stimo e che avrei voluto vedere associato già da tanti anni all’UE. Ma l’amicizia esige il dovere di dire la verità e la verità è che questo attacco è del tutto illegittimo e inaccettabile. Ciò che più mi tormenta è il fatto che ad essere sotto attacco per una crisi dove ancora una volta si confrontano Russia e Stati Uniti ci sono migliaia di bambini, anziani, famiglie comuni, gente che aveva il solo desiderio di poter vivere a casa propria. L’unica immagine che mi sento di pubblicare ritrae due bambini morti sotto i bombardamenti i cui corpi sono stati pietosamente raccolti in uno scatolone di cartone. Tutto il resto è macelleria umana. Durante la conferenza stampa siamo riusciti ad avere un (precario) contatto telefonico con Asija Abdulla – Co-Presidente del movimento della società democratica già co-presidente del PYD. Ci ha raccontato l’orrore e la paura di queste ore. Ci ha chiesto di non essere dimenticati. Teniamo tutti desta l’attenzione su questa grave crisi. In un momento di psicodramma collettivo in cui sembrerebbe che i grandi problemi della Terra siano le candidature o le estromissioni dai collegi elettorali queste testimonianze sono state per me un brusco richiamo a quali siano le vere tragedie e le cose per cui vale davvero la pena di lottare. Andiamo avanti insieme, ritrovando un filo di umanità e liberando noi e gli altri dalla paura.